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Lo sviluppo del linguaggio tappa dopo tappa

La precocità nel parlare dei bambini  dipende da molti fattori: la predisposizione genetica, (spesso i bambini  di genitori che hanno iniziato a parlare tardi ereditano questa caratteristica), il sesso (i maschietti sono più lenti delle bambine), gli stimoli ambientali.

Ecco le principali tappe da 0 a 8 anni:

Da 0 a 3 mesi

Il pianto è la prima forma di espressione linguistica. Il bambino emette alcuni suoni gutturali per manifestare la sua felicità, emette gridolini di gioia quando sente la voce di una persona conosciuta e smette di piangere se la mamma gli parla.

Da 3 a 6 mesi

Il suo primo vocabolario, definito “balbettio” o “vocalizzazione” è costituito da pochi suoni. Imita i versetti e le cadenze affettuose del parlato degli adulti.

Da 6 ai 9 mesi

Comincia la fase della “lallazione”, con le prime sillabe ripetute più volte: “ma-ma”, “da-da”.

Da 9 ai 12 mesi   

Il bambino inizia a compiere gesti con le mani per farsi capire meglio. Emette sillabe sempre più complesse e le arricchisce con consonanti, fino a comporre brevi vocaboli anche se “deformati”. Formula le prime parole di senso compiuto.

Da 12 a 18 mesi

Il piccolo pronuncia parole più difficili e frasi più elaborate: spesso non sono corrette, ma mostrano la volontà di entrare in contatto con gli altri.

Da 18 a 24 mesi

Il bambino associa tra loro fino a 10-20 parole semplici, formando frasi relativamente complesse di senso compiuto. Abbina i concetti alle immagini e formula le prime domande, in genere relative al “dove” e al “cosa”.

Da 2 a 3 anni

Collega gruppi di vocaboli seguendo un filo logico preciso, usa a proposito i pronomi personali e la fase del “perché” diventa predominante: il bambino chiede il nome degli oggetti, vuole sapere a cosa servono e perché esistono.

Dai 3-4 anni

Il linguaggio è articolato e chiaro. Le parole vengono accompagnate da articoli e avverbi, con distinzione tra generi (maschile e femminile) e il numero (singolare e plurale). Il bambino diventa capace di padroneggiare strutture linguistiche complesse, come l’uso dell’imperativo, del condizionale, ecc.

Dai 7-8 anni 

L’acquisizione del linguaggio può ritenersi compiuta, anche se l’espansione del vocabolario rimane in evoluzione per tutta la vita.               

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