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Disturbo di apprendimento non verbale

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IL DISTURBO DELL’ APPRENDIMENTO NON VERBALE

 

CARATTERISTICHE DEL DISTURBO

La caratteristica principale che contraddistingue il Disturbo dell’Apprendimento Non Verbale (NLD o DANV) o visuospaziale è la presenza di cadute specifiche in compiti di natura non verbale, associate a prestazioni sufficienti in compiti verbali.

Nonostante il disturbo NLD non sia ancora riconosciuto nei manuali diagnostici, si considerano 5 criteri  per identificare un profilo di Disturbo dell’Apprendimento Non Verbale:

  1. Un livello intellettivo nella norma ma caratterizzato da una specifica discrepanza tra la componente verbale, preservata, e quella non verbale, deficitaria
  2. Difficoltà visuo-costruttive, della motricità fine e scarsa coordinazione motoria
  3. Carenze nell’apprendimento aritmetico o più in generale, negli apprendimenti che implicano abilità visuospaziali, in associazione con buone abilità di lettura
  4. Deficit della memoria di lavoro spaziale;
  5. Difficoltà nelle interazioni sociali (es: linguaggio verboso, difficoltà di comprensione della comunicazione non verbale e della pragmatica del linguaggio).

 

IDENTIFICAZIONE E DIAGNOSI COMPLESSE

E’ difficile individuare i bambini con NLD. Capita spesso che i genitori di bambini con sospetto NLD arrivino in consulenza dopo molti “tentativi” e con diverse possibili etichette diagnostiche.

COME SI MANIFESTA

I bambini che soffrono di questo disturbo, infatti, vengono portati in valutazione per motivi apparentemente diversi, quali difficoltà di lettura e scrittura nelle prime classi della scuola primaria, difficoltà in matematica, difficoltà psicomotorie, problemi di attenzione o di tipo emotivo- sociale.

LE MAGGIORI DIFFICOLTA’ IN AMBITO SCOLASTICO 

In ambito scolastico le difficoltà maggiori si possono osservare in apprendimenti più complessi come nello studio delle scienze, della  geografia e della geometria, dove le aspettative verso gli alunni aumentano e all’ acquisizione di nozioni si aggiungono richieste di operazioni visuospaziali. Si pensi, infatti, alla geografia le cui nozioni richiedono spesso l’elaborazione di informazioni visuospaziali, come sapersi orientare nello spazio, utilizzare mappe, essere consapevoli del proprio punto di vista, riprodurre un percorso, comprendere simboli e rappresentazioni schematiche.

LE CONSEGUENZE 

Le ripercussioni negative con il tempo possono farsi più marcate dal momento che, se è vero che le abilità verbali possono aiutare a compensare alcune lacune, la capacità di fare inferenze, di stabilire relazioni causa-effetto, di verificare e falsificare ipotesi assumono, via via durante il percorso di studi, maggiore importanza per il successo scolastico.

 

Disturbo di Apprendimento non Verbale

COSA FARE

In caso si riscontrino le difficoltà descritte e si ipotizzi il disturbo, è necessario richiedere una valutazione diagnostica. L’iter deve prevedere una presa in carico multidisciplinare e comprendere una completa valutazione neuropsicologica e dello stato degli apprendimenti.  Il  profilo funzionale metterà in luce anche gli eventuali punti di forza su cui far leva  per aggirare le difficoltà e promuovere l’apprendimento scolastico; sono molte le strategie compensative e dispensative  che possono essere messe in campo in funzione della specificità del quadro diagnostico per il raggiungimento del benessere e del successo scolastico. 

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