Non siamo più pienamente vivi, più completamente noi stessi, e più profondamente assorti in qualcosa, che quando giochiamo.
Charles E. Schaefer
Il corpo ed il movimento sono le dimensioni esperienziali fondamentali per la crescita e lo sviluppo del bambino e le basi su cui si fonda la psicomotricità. Essa considera la persona in modo globale, come stretta unione tra mente e corpo e ha come punto di osservazione ed intervento lo sviluppo psicofisico del bambino sia per gli aspetti funzionali che effettivo-relazionali.
La psicomotricità educativa in piccolo gruppo, in modo specifico e mirato, pone al centro la dimensione gruppale come strumento essenziale per la formazione della persona e per promuovere la conoscenza di sé stessi, degli altri e del mondo.
Molteplici, coinvolgenti e divertenti sono le attività proposte durante un laboratorio psicomotorio, in particolare esse sono basate sul gioco, per esempio:
• il gioco senso-motorio attraverso attività come il muoversi, il fermarsi, il salire, lo scendere, il tuffarsi, il rotolarsi, il dondolare, lo spingere, il tirare, il bambino sperimenta, il corpo è coinvolto intensamente e diventa mezzo per entrare in relazione con il mondo, conoscerlo e contemporaneamente sviluppare percezione del sé, controllo e autoefficacia; Il bambino scopre il piacere del movimento, delle proprie potenzialità e acquisisce consapevolezza e fiducia in sé.
• il gioco simbolico, è caratterizzato da alcuni elementi che lo contraddistinguono: la consapevolezza del non reale, del “come se”, la volontà di realizzare il proprio progetto e l’utilizzo di materiali non strutturati che rappresentino un significato cioè dei simboli, ad esempio un bastone utilizzato come fucile. Attraverso il gioco simbolico il bambino impara a conoscere la realtà in modo ludico, può liberare la sua fantasia, stimolare la sua creatività, allenare la sua capacità di rappresentazione e astrazione ed esprimere i propri vissuti emotivi.
• il gioco di socializzazione, riveste una particolare importanza nei percorsi psicomotori, il bambino sperimenta la collaborazione, impara a rispettare le regole del vivere comune. Lo psicomotricista ha il ruolo di proporre attività e creare situazioni che coinvolgono contemporaneamente più bambini e li stimola a cooperare assieme per il raggiungimento degli obiettivi di gioco e il buon esito dell’attività.
Nei primi 8/9 anni il linguaggio con cui il bambino comunica esprimendo sé stesso è principalmente quello del corpo, del movimento e dell’azione che si manifesta nel gioco.
“Si può scoprire di più su una persona in un’ora di gioco che in un anno di conversazione” diceva Platone e questo è particolarmente vero nell’infanzia.
Il gioco è un mezzo e una chiave di lettura fondamentale per conoscere e comprendere il mondo psichico ed emotivo dei bambini e contemporaneamente il suo sviluppo positivo diventa un obiettivo educativo e talvolta terapeutico.
Durante il laboratorio, accogliendo l’espressione psicomotoria dei bambini che compongono il gruppo, lo psicomotricista struttura e presenta le attività, modifica gli spazi e propone materiali con la finalità di favorire l’integrazione tra le esperienze corporee, emotive e cognitive di ogni bambino in un processo dinamico che trae il massimo beneficio dalle dinamiche relazionali presenti unicamente nei contesti gruppali.
I nostri laboratori psicomotori sono adatti e rivolti a tutti i bambini di età compresa tra 1 e 8 anni, i gruppi sono formati da un minimo di 4 ad un massimo di 8 bambini di età omogenea.
Per avere maggiori informazioni sui nostri laboratori psicomotori non esitare a contattarci: evolutiva.info@gmail.com, oppure T: 039 94 18 573